sabato 10 marzo 2012

IL FUTURO DEL LIBRO? MENO SCRITTORI

All'Independent Bath Literature Festival si è parlato anche del futuro del libro.


Le vendite dei libri sono calate non perché la gente legge di meno, ma a causa del mercato, che si è frammentato in maniera enorme rispetto agli anni passati.
Neil Blair, l'agente di J.K. Rowling, ha dichiarato che in futuro i libri saranno "solo veicolo di contenuti," molto più brevi (ora hanno in media 300-400 pagine per motivi commerciali) il paperback scomparirà e gli ebooks diventeranno popolari come i telefoni cellulari, arricchiti da nuove funzionalità e ibridati ad applicazioni web.

I Libri rilegati diventeranno oggetti di culto da leggere a casa, gli autori saranno rigorosamente categorizzati per Brand e generi letterari.

Redmayne ha suggerito che gli editori dovrebbero imparare dal mondo della musica. Proprio come le case discografiche, gli editori dovranno rafforzare la presenza dell'autore "dal vivo" e acquisire fan su Facebook e Twitter, interfacciarsi con i lettori e creare un comunità affezionata.

Il libro stampato non scomparirà e neanche i negozi di libri, ma ci saranno molti meno autori.


Ma c'è da dire una cosa. Negli anni novanta Scientific American pubblicava decine di articoli che annunciavano l'arrivo dell'uomo su Marte entro il Duemila e la costruzione di astronavi interspaziali, basi lunari, mentre la scienza ha fatto progressi in altre direzioni. 
Quindi, è davvero possibile fare previsioni? 

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